Il Rotary Club, il 14 settembre 2021, ha celebrato l’anniversario della morte di Dante con un esperimento mai tentato in Italia nell’annata dantesca: far recitare l’epistola a un ritratto di Dante con una raffinata tecnica olografica messa in opera da Massimo Gallorini con la voce di Roberto Francini. L’esperimento, ideato e presentato da Claudio Santori, nonché illustrato dallo stesso Gallorini, ha stupito l’auditorio ed è stato vivamente applaudito.
“Il segreto di Dante è tale soltanto perché nella scuola non si vuole, e forse non si può, affrontare la questione. Il peccato grave di Dante, e forse non solo del Dante giovane, non è di quelli che si possono agevolmente esporre: si tratta infatti della lussuria che il poeta, contraddicendo Aristotele e la stessa ortodossia chiesastica, considera di minor gravità dell’ira. A denunciarla apertamente per primo è stato il Boccaccio: il quale ci dice che Dante fu lussurioso, e non solo da giovane, ma anche negli anni maturi!
Dante stesso confessa di subire l’imperio della femmina nell’Epistola IV a Meroello Malaspina e si fa rinfacciare aspramente da Beatrice nel Purgatorio la sua propensione a tener dietro alle gonnelle e alle “pargolette”! Ma l’epistola e gli ultimi
canti del Purgatorio, ancorché bellissimi, sono normalmente evitati dalla scuola proprio per la difficoltà ad ammettere un simile atteggiamento nel sommo poeta!